Site-specific per l'Ex_pescheria di Este : felting, scarti tessili serici, lana cardata, cera d'api. 8x8x 3 mt.

Monica Paulon appartiene ad una generazione di artisti che in opposizione alla smaterializzazione dell’arte degli anni Settanta riscopre il valore estetico e simbolico dei materiali e del lavoro manuale che occorre per trasformarli. L’artista salva relitti di cultura materiale e di memoria che reimpiega dando ad essi nuova dignità e potenzialità espressiva. Le leggerissime fibre seriche di scarto delle industrie tessili per Monica diventano trama di una nuova idea di scultura “antiscultura” per l’essenza morbida delle materie in opera ed il loro carattere effimero ed evanescente. L’ istallazione che Monica presenta si giustifica e si snoda lungo il filo di una necessità di rinascita prima di tutto interiore che dimostra che dagli “avanzi” tessili di scarto possono rigenerare, come in natura, una positiva idea di bellezza e di sviluppo da condividere. La sua opera, in forma immanente di fiore dilatato nello spazio, sospesa tra figurazione e astrazione, non risponde tanto, all’affermarsi di uno stile, quanto piuttosto a invadere e trasfigurare un ambiente quello delle Ex-Pescherie inteso in doppia valenza di spazio e vita per portare noi spettatori in una esperienza visiva e sensoriale squisitamente poetica e profondamente filosofica. «L’intuizione é una specie di sentimento intellettuale» afferma il filosofo francese Henri Bergson, grazie al quale l’uomo si trasferisce all’interno di un oggetto per trovarvi ciò che esso possiede di unico e d’inesprimibile. La filosofia di Bergson, d’importanza centrale per l’arte e la letteratura del novecento, ci insegna che non vi è un mezzo per cogliere in modo assoluto una realtà estetica e che l’unico modo per conoscerla relativamente non è quello di assumere un punto di vista, bensì di entrarvi dentro.
“Essere come acqua che scorre” è un fiore ingigantito, un concetto artistico, una creazione della natura elevata a monumento, un richiamo al rispetto della vita, una scultura d’ambiente per entrarvi dentro. L’artista, attraverso un “modello di orditura” di trame di perizia artigianale che è alla base di tutte le sue creazioni, propone un grande fiore per avvicinarci ad una dimensione etica e cosmica.
“Essere come acqua che scorre” è un fiore sbocciato in un’ alba di nuova civiltà, è un baluardo contro la cecità di una catastrofe imminente del pianeta, è un invito e una speranza che nell’incerto presente si fa immanenza comunicativa. “Essere come acqua che scorre” è volontà e richiamo di farsi natura per ritrovare e sviluppare la naturale parentela tra uomo-natura, soggetto-oggetto, microcosmo e macrocosmo, in armonia con tutto il creato.
                                                                                                                                                                         Eles Iotti   

Site-specific for the Ex_Pescheria di Este : felting, waste silk fibers, carded wool, beeswax, 8x8x 3 mt

Monica Paulon belongs to a generation of artists who, in contrast to the dematerialization of art in the 1970s, rediscover the aesthetic and symbolic value of materials and manual labor required to transform them. The artist salvages remnants of material culture and memory, repurposing them to give new dignity and expressive potential. The incredibly light silk fibers discarded by textile industries become the weave of a new concept of "anti-sculpture" due to the soft essence of the materials at play and their ephemeral and evanescent nature.
Monica's installation is justified and unfolds along the thread of a need for rebirth, primarily an internal one, demonstrating that textile waste "leftovers" can regenerate, much like in nature, a positive idea of beauty and shared development. Her work, in the form of an immanent flower expanding in space, suspended between figuration and abstraction, responds not so much to the assertion of a style but rather invades and transfigures an environment—the Ex-Fisheries—understood in a double sense of space and life, leading us spectators into an exquisitely poetic and profoundly philosophical visual and sensory experience.

                                                          
"The intuition is a kind of intellectual feeling," says the French philosopher Henri Bergson, through which man transfers himself into an object to find therein what it possesses uniquely and inexpressibly. Bergson's philosophy, centrally important for 20th-century art and literature, teaches us that there is no absolute means to grasp an aesthetic reality, and the only way to know it relatively is not to assume a point of view but to enter into it.
"Being like flowing water" is an enlarged flower, an artistic concept, a creation of nature elevated to a monument, a call to respect life, a sculptural environment to enter into. Through a "warping model" of artisanal skill forming the basis of all her creations, the artist proposes a grand flower to bring us closer to an ethical and cosmic dimension.
"Being like flowing water" is a flower blossomed in a dawn of a new civilization, a bulwark against the blindness of an impending planetary catastrophe, an invitation and hope that in the uncertain present becomes immanent communication. "Being like flowing water" is the will and call to become nature, to rediscover and develop the natural kinship between man and nature, subject and object, microcosm and macrocosm, in harmony with all creation.
    Eles Iotti
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