Eterei semi disposti a spirale fluttuano nella navata principale della chiesa della Santissima Trinità di S. Sebastiano Curone. Sono i “Respiri di luce” creati da Monica Paulon che irrompono nello spazio sacro forieri di vita e di pace, come sospinti da una folata di vento.
Le sàmare tessili sono state concepite come preziosi scrigni di un messaggio alto e nobile: la pace. Infatti, i semi, realizzati secondo una speciale tecnica di felting che fonde fili serici color oro recuperati dalle tessiture, lana e biomateriali, custodiscono nelle loro soffici trame proprio la parola “pace”. E' grazie alla libera fluttuazione dei semi sospesi nell'opera che la vibrazione di una parola tanto semplice nella sua essenza, quanto complessa nella sua manifestazione, può fluire e crescere nel mondo: i visitatori hanno, infatti, la possibilità di fondere la loro personale istanza di concordia con quella dell'artista, affinché, insieme, possano moltiplicarne la potenza nello spazio e nel tempo. I semi tessili sono disposti secondo una spirale aurea che, unita allo spirito del luogo, accompagna il visitatore attraverso i sensi, alla ricerca dell’armonia interiore ed esteriore, orizzontale e verticale. Oggi, in un momento in cui dominano ritmi innaturali, guerre disumane e deturpamento ambientale, la spirale aurea, con la sua capacità di mantenere la forma nell'espansione e, di conseguenza, nel cambiamento, è un luminoso simbolo di equilibrio e di aderenza all’autenticità nella crescita. L'installazione, che vive nell'evanescenza dell'incontro con il visitatore per poi destrutturarsi e svanire, è completamente biodegradabile, nel rispetto della sostenibilità e della consapevolezza che anima il gesto artistico.
Muoversi nella spirale di “Respiri di Luce” significa, pertanto, partecipare a un processo sacro che parte dall'installazione per propagare nel mondo, proprio come dispone Madre Natura, i suoi semi luminosi. Per desiderare, sentire, vivere e testimoniare la pace
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